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“Il Teatro è poesia che esce dal libro per farsi umana .” (Federico Garcia Lorca)
CONCORSO NAZIONALE di FOTOGRAFIA CITTA’ di CASTELBUONO
Premio giovani Fotoriflettendo dedicato al pittore “Momò Calascibetta” 24° edizione / 2024
Nel 2020 è stata decisa infatti la sospensione di quella edizione del Concorso sostituita da un altro evento: “Fotoriflettendo: ritorno al presente. Mostra Antologica del Concorso Nazionale di Fototgrafia Città di Castelbuono” dal 18 al 26 giugno 2020.
Lo staff di Fotoriflettendo, con il suo presidente Vincenzo Cucco, per ricordare il 25° anniversario di un evento caratterizzato da una rilevante qualità delle fotografie presentate e sempre accompagnato da grande successo di partecipanti, visitatori, sostenitori, personalità, giornalisti, critici, fotografi e photoreporter, di fama nazionale ed internazionale, che di anno in anno hanno fatto parte della Commissione Giudicatrice per la premiazione delle fotografie più meritevoli ha ritenuto opportuno dedicare all’Arte del Teatro il tema di approfondimento, chiudendo così il cerchio con la stessa tematica il Teatro a cui è stata dedicata la prima edizione.
A questa sezione si aggiungono quelle tradizionali Tema Libero ed la tematica dedicata a Castelbuono.
Tematiche – edizione 2024:
“L’Arte del Teatro”:
nelle sezioni: colore e b/n
Tema Libero:
nelle sezioni: colore e b/n
Castelbuono ed i suoi “volti” tra passato e presente:
sezione unica
Presentazione opere: entro il 30 giugno 2024
Riunione giuria: 6 luglio 2023
Esposizione: Auditorium Crucis, via Umberto I, Castelbuono,
dal 29 luglio – 4 agosto 2024
orari esposizione: 11:00 > 13:00 – 18:00 > 23:00
Mostra a ingresso libero
Inaugurazione: 29 luglio ore 19:30
Premiazione: 3 agosto ore 19:30
Atrio ex Convento Santa Venera (Badia), via Roma 52, Castelbuono.
Si procederà all’attribuzione dei vari premi fra i quali: il Premio giovani Fotoriflettendo dedicato al pittore “Momò Calascibetta”
“Rendere eterno ciò che si mostra e insieme si consuma nell’attimo in cui accade”.
È questa la sfida che il fotografo affronta quando si apposta, macchina pronta a scattare, sotto un palco, che sia per un concerto, per una performance di danza o per una messa in scena teatrale.
Ma uno scatto deve interpretare o semplicemente raccontare, svelare oppure custodire i segreti di uno spettacolo?
Secondo il semiologo Roland Barthes, il rapporto tra fotografia e teatro è saldo già all’origine di questa tecnica. Per Barthes, la fotografia non è nata dalla pittura ma dall’attore. Alcuni degli inventori della fotografia e dei primi fotografi professionisti avevano esperienza in campo teatrale e, spesso, anche le prime immagini prendevano spunto dalle pose degli attori.
Oggi è universalmente riconosciuta l’importanza della fotografia di scena. “Gli scatti di una messa in scena possono essere considerati parte integrante di una rappresentazione: ne perpetuano la memoria e ne garantiscono la diffusione anche a chi spettatore non ne è stato”.
